Dieta ottimale in condizioni patologiche
"Fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo" Ippocrate di Cos
Le cose non stanno proprio così, e la dieta non cura tutto. Nessuna dieta, per quanto appropriata alla nostra condizione e per quanto possiamo seguirla rigidamente, ci salverà da tutte le malattie e ci farà vivere per sempre. Ma con una adeguata alimentazione si può fare veramente molto per garantirci, se non la salute una soddisfacente qualità della vita.
In caso di sindrome metabolica, insulino-resistenza, diabete l'alimentazione aiuta a gestire i picchi glicemici, prevenire o limitare le complicanze, dimagrire quando serve.
Nelle patologie infiammatorie croniche intestinali la dieta permette di allungare i periodi di remissione ed evita la malnutrizione derivante da scelte alimentari troppo limitate.
In caso di problemi dell'apparato digerente (dal reflusso esofageo alla maldigestione, alla stitichezza, all'intestino irritabile) una dieta adeguata aiuta ad eliminare o almeno gestire i sintomi.
Anche nelle patologie neoplastiche molto si può fare per attenuare i sintomi, sia legati alla malattia che agli effetti collaterali delle terapie.
Nella celiachia e nell'intolleranza al lattosio gestire bene una dieta priva di glutine o latticini significa assicurare ugualmente la copertura dei fabbisogni energetici e soprattutto nutritivi.
Questi sono solo esempi, non esaustivi, delle patologie in cui una buona alimentazione può essere di aiuto.
Non esistono miracoli ma la scienza dell'alimentazione è in continua evoluzione. Quello che non si può fare oggi magari sarà possibile domani o dopo domani.
Ricordo ancora una volta che il biologo nutrizionista non fa diagnosi, non fa terapie, non prescrive analisi.
Ma nel caso avrò bisogno di consultare la documentazione medica.